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Se analizziamo singolarmente le cavità cittadine scopriremo che contengono una notevole quantità d'acqua che si è rivelata un elemento chiave per la creazione di superstiziose credenze popolari. In alcune delle cripte situate sotto le chiese, la presenza del liquido, anche se minima, è stata e per certi versi viene ancora considerata miracolosa. Nella Cripta di Sant'Agostino, il cui ingresso è situato al numero 12 del Largo Carlo Felice, è visibile una polla d'acqua sorgiva alla quale sono stati attribuiti poteri benefici. Anche nella Cripta di Sant'Avendrace, in un piccolo scavo nel pavimento, è stata registrata la presenza di acqua salmastra che sarebbe stata utilizzata dal santo per dissetarsi durante la sua prigionia e per questo motivo ritenuta dai fedeli "guaritrice dei mali".